PIETRA DI APRICENA: Uno sguardo al futuro!
Il settore lapideo soffre di antiche problematiche e di altre recenti causate dall’attuale crisi economica. Infatti, il trend delle vendite è in costante declino; in seconda analisi, la triste frammentazione del mercato della pietra ci prospetta spiacevoli scenari, in cui i nostri occhi, nel loro microscopico, possono osservare e carpirne i mutamenti. Frequente, nonché infelice per la realtà apricenese del marmo e della pietra, è l’incessante attacco da parte del comparto ceramico e dei materiali compositi; è ora di frenare la tendenza succitata, l’amministrazione comunale in primis e non ultime le aziende del territorio comincino a guardare al futuro nell’ottica riassunta col termine “sviluppo”, questo possibilmente prima che la nostra preziosa materia prima venga meno! Far crescere l’industria lapidea è consecutiva alla predisposizione di politiche appropriate a difesa del marchio “pietra di Apricena”. Porsi degli interrogativi su questo tema è logico e lecito, prima tra tutti: “Come valorizzare le nostre risorse? Cominciamo col pubblicizzare i nostri prodotti, le nostre lavorazioni artigianali, facendone comprendere l’unicità dell’elemento naturale, la sua irripetibilità e le sue qualità impareggiabili sia intrinseche che estrinseche. Nondimeno per far crescere l’economia locale, occorre impedire che le migliori braccia e le più facoltose menti cittadine, emigrino, andando ad arricchire i paesi ospitanti impoverendo, al contempo, di qualità umane ed economiche Apricena. È ben noto che vi è una diretta proporzionalità tra un ottimale utilizzo delle materie prime e l’aumento di fattori positivi per le aziende e per i cittadini residenti in un determinato territorio. Dunque bisogna riprendere, a cadenza annuale, il simposio della pietra (tenutosi ad Apricena anni addietro), al fine di attrarre scultori da tutto il mondo; è necessario favorire un nuovo connubio che apra la lieta prospettiva di un “patto generazionale” tra veterani esperti del settore lapideo e giovani risorse desiderose di apprendere le antiche tecniche, attraverso una scuola che formi personale specializzato; per ottimizzare il comparto non possiamo fare a meno di servirci di manager competenti (i quali si attivino per esplorare nuovi mercati), magari formati direttamente dall’Università degli Studi di Foggia, per mezzo di corsi di laurea specifici; in merito ai prezzi delle lavorazioni, essi vanno adeguati, livellati tra tutte le aziende, anche a costo di sacrifici, i quali saranno ben ripagati in futuro, considerando che il prezzo è il migliore indicatore della qualità di un prodotto, dietro la quale c’è il notevole impegno di tanti imprenditori e di tanti lavoratori. Sono dell’idea che ognuno dovrebbe dire NO al continuo lamentarsi o “riparare” danni ormai compiuti, ritengo, invece, che un forte e deciso SI debba andare all’essere propositivi ed in quest’ultimo punto è racchiusa l’idea (fattibilissima) di mettere al servizio degli imprenditori, un ufficio comunale che funga da sostegno per un settore auspicabilmente in espansione.
di Maria Palazzo
CavaLa maggior parte dell'economia ruota intorno alle cave di pietra. La pietra di Apricena , viene impiegata come materiale di costruzione in Italia. E' esportata in Germania, Giappone e Cina ed è stata utilizzata per realizzare la nuova chiesa di padre Pio a San Giovanni Rotondo. La pietra di Apricena (secondo polo estrattivo italiano) viene anche lavorata. Tipico esempio è rappresentato da:
-La PETRA S.r.l.(S.S. 89 Km 8,500 da Apricena) produce con la pietra apricenese Arredo Urbano, Arredo Interno, Sculture, Edilizia di Pregio, Arte Sacra, Componenti di Arredo, Lapidi, Fotoceramica e tanto altro... -Violano Marmi (Viale Papa Giovanni XXIII, 23c 71011 Apricena - Fg) . Produce arredo interno, pavimentazioni per piazze e giardini, fontane, rivestimenti e tanto altro... Le colture principali sono cereali, uva e olivo Apricena è sede di due coperative agricole: CANGA( Coperativa Agricola Nord Gargano) Agricola Apricena |
Violano Marmi |
Petra S.r.l.Stone collection
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